Che cos’è il Google Consent Mode v2

Google Consent Mode v2 è una soluzione fornita da Google per aiutare gli inserzionisti a conformarsi alle normative sulla protezione dei dati relative al consenso (come il GDPR dell'UE, la Direttiva sulla privacy e il Digital Markets Act), consentendo comunque di ottenere il massimo vantaggio dall'utilizzo dei servizi Google come Google Ads o Analytics.

E’ un modo per conformarsi ai requisiti di consenso imposti dalle leggi sulla privacy dei dati e, al contempo, comprendere come gli utenti stanno convertendo su un sito utilizzando i modelli comportamentali e di conversione supportati dall’intelligenza artificiale per i dati sulle conversioni persi, sempre nel rispetto delle scelte di consenso dell'utente per gli annunci e i cookie analytics.

A chi è utile Google Consent Mode v2

Google Consent Mode v2 si rivolge agli utenti di Google, come inserzionisti, editori, sviluppatori e proprietari di siti web con una presenza in Europa (o in un’area geografica con regole di consenso basate sul principio dell’opt-in) e che usano Google Ads o Google Analytics per raccogliere dati di misurazione degli utenti o per pubblicare annunci personalizzati.

Perchè attivare Google Consent Mode v2?

Potrai monitorare le visite su Google Analytics e le conversioni di Google Ads, includendo gli utenti che non danno il consenso. Ciò fornirà agli inserzionisti una visione più accurata delle prestazioni delle loro campagne. A loro volta, potranno sfruttare questi dati modellati per prendere decisioni ottimizzate, migliorare gli sforzi di marketing e aumentare il fatturato, nel rispetto delle scelte sulla privacy degli utenti.

Quindi, con Google Consent Modev2 potrai:
• Fare degli annunci più mirati ed a un pubblico specifico sfruttando le funzionalità di segmentazione.
• Distribuire il budget in modo efficiente tra le campagne di maggior successo e assegnare le conversioni alla campagna corretta per un'analisi precisa dei risultati pubblicitari.
• Rispettare il consenso dell'utente, conforme al GDPR e altre normative.
• Sfruttare i modelli comportamentali e di conversione per ottenere informazioni utili aggregate.
• Avere una maggiore conoscenza sui tuoi investimenti pubblicitari grazie a Google Consent Mode, rispetto alle aziende che non lo utilizzano.

In generale, l'utilizzo di un banner di consenso, già richiesto per conformarsi alla normativa europea, comporta la perdita di dati cruciali sugli utenti che non autorizzano il tracciamento per scopi pubblicitari o analisi statistiche. Questo porta a una minore disponibilità di informazioni sulle attuali campagne in corso e limita le possibilità di ottimizzare le future iniziative pubblicitarie, il che potrebbe avere un impatto negativo sulle prestazioni complessive del business. Tuttavia, il Google Consent Mode affronta efficacemente questa sfida grazie ai sofisticati modelli comportamentali e di conversione potenziati dall'intelligenza artificiale, consentendo il recupero di dati aggregati di marketing relativi agli utenti che rifiutano il consenso.

Ecco che entra in gioco il modello di Conversione Consent Mode:
Requisiti per ogni inserzionista di Google Ads:
-700 clic pubblicitari al giorno
-su un periodo di 7 giorni
-per paese
-e raggruppamento per dominio
Una volta soddisfatti questi criteri, il modello di Conversione inizierà il suo periodo di apprendimento e da questo momento in poi, le tue prestazioni potrebbero migliorare.

Più dati di conversione miglioreranno il tuo algoritmo di offerta per le conversioni, portando a una migliore performance della campagna nel lungo periodo. Osservando e modellando più dati di conversione rispetto al tuo concorrente, potresti vincere più ricerche in mercato con tassi di conversione più alti.

Importante: A partire da marzo 2024, sarà necessario l’utilizzo di Google Consent Mode v2 per accedere alle funzionalità di segmentazione del pubblico e misurazione delle performance.

Che bisogna fare?

Al fine di assicurare la conformità ai recenti requisiti normativi, Google suggerisce l'adozione di una soluzione software nota come Consent Management Platform (CMP). Ciò garantisce che i processi di raccolta del consenso e l'integrazione del Google Consent Mode siano gestiti in linea con gli standard stabiliti dall'azienda.

Google Consent Modev2 è incluso in tutti i piani delle nostre soluzioni di conformità GDPR.

I benefici del Google Consent Mode v2


Misurazione e approfondimenti sui dati

Aumenta significativamente le conversioni e potrai monitorare le visite su Google Analytics.

Vantaggio competitivo

Utilizza l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico per modellare i dati di conversione degli utenti, dando una visione completa delle perfomance delle campagne.

Privacy

Rispetta le scelte di consenso degli utenti, consentendo al contempo di recuperare i dati aggregati.

Scadenza

A partire da marzo 2024, Google imporrà l'uso di Google Consent mode v2 per l'accesso alle funzioni di personalizzazione e misurazione del pubblico nei suoi servizi quando si rivolge agli utenti europei.

Come attivare Google Consent mode v2?
in 3 semplici passaggi

1. Configura il banner di consenso

Rispondi ad alcune domande e ti verrà consigliata una configurazione automatica. Potrai personalizzare ogni dettaglio del banner e del processo di raccolta del consenso.

2. Installalo sul tuo sito

Copia e incolla un codice nel tuo sito web, puoi usare Google Tag Manager o altri plugin dedicati. L'intera procedura è automatica, compresa la configurazione di Google Consent Mode v2.

3. Ottieni insights sugli utenti

Gli algoritmi avanzati di Google rilevano conversioni e statistiche anche per gli utenti che non hanno prestato il consenso al tracciamento. Con i nostri piani, hai queste funzionalità in automatico.

Le tue domande, le nostre risposte

  • Quali sono le azioni che compie Google nel momento in cui un sito web non si adegua al nuovo Google Consent mode?

    Dal 6 marzo 2024 per misurare le conversioni delle campagne di Advertising su Google in Europa è necessario aver attivato il Google Consent mode v2. Senza questo nuovo segnale di consenso Google non può raccogliere nuove audience per le attività di remarketing.

    Non è escluso che a breve ci sarà un’ulteriore sviluppo da parte di Google in cui si stabilisce che senza il Consent Mode v2, non sarà possibile nemmeno misurare le conversioni delle campagne.

  • Devo necessariamente adottare Google Consent Mode v2?

    Non è obbligatorio perchè se non fate attività di remarketing o non vi interessa tracciare le conversioni potrete continuare ad utilizzare i servizi di Google anche senza adottare il Consent Mode.

    Il passaggio a Consent Mode non è, quindi, un obbligo ma diventa, di fatto, necessario per utilizzare alcune funzionalità pubblicitarie in cui Google richiede espressamente di ricevere il segnale di consenso da parte dell’utente.

  • C’è una scadenza per attivare Google Consent mode v2?

    A partire dal 6 marzo 2024, Google impone progressivamente l'uso della Modalità di consenso v2 per l'accesso alle funzioni di personalizzazione e misurazione del pubblico nei suoi servizi quando si rivolge agli utenti europei, mantenendo le attività di marketing efficienti e conformi.

  • Utilizzando GA4 e Google Consent Mode i dati di chi non presenta il consenso non saranno comunque rilevati e registrati?

    Con Google Consent Mode alcuni dati di chi non presta il consenso saranno rilevati e registrati in forma anonimizzata come, ad esempio, i dati sul tipo del device utilizzato, i dati di geolocalizzazione o i dati sul browser usato dall’utente.

  • Nella dashboard di Google Ads c'è ancora l'alert che devo impostare Consent mode, anche se l’impostazione è corretta. Cosa devo fare?

    Si tratta di un segnale di avviso che c’è nell’interfaccia della piattaforma di Google Ads per ricordare agli utenti di attivare Consent mode (sarà visibile per tutto marzo). Se avete già implementato Consent mode potete ignorarlo.

  • Qual è il miglior modo di integrare il Consent mode con le soluzioni di iubenda?

    Tutte le soluzioni fornite da iubenda, anche quelle proposte da Register.it, includono il nuovo Google Consent Mode v2.

    Ci sono vari modi per implementare Google Consent Mode v2 con iubenda:

    -Lo script di autoblocking di iubenda supporta nuovo Google Consent Mode v2 di default. Tale script deve essere inserito all’inizio del tag head.

    -Per chi usa WordPress, l’ultima versione del plugin WordPress di iubenda supporta Google Consent Mode v2 quindi, in caso di utilizzo di questo plugin, verificate di averlo aggiornato all’ultima versione.

    -Il template di iubenda per Google Tag Manager (GTM) aiuta nel settaggio di Google Consent mode sui servizi di Google e richiede meno conoscenze tecniche rispetto all'implementazione manuale. Basta aggiungere il template alla tua installazione GTM, configurare i tag e integrarlo.

  • Quali i sono i tag che vengono passati?

    Nella versione Consent Mode v1 funzionava con due tag principali: analytics_storage (cookie installati per scopi analitici) e ad_storage (cookie installati per scopi pubblicitari)
    Nella versione Consent mode v2 sono stati introdotti ad_user_data (che definisce se i dati dell'utente possono essere inviati a Google per scopi pubblicitari), ad_personalization (che definisce se può essere abilitata la pubblicità personalizzata, ad esempio il remarketing)
    Per un totale di quattro tag, ciascuno con due valori, "concesso" o "negato".
    Quindi, quando un utente dà il consenso, i tracker vengono installati normalmente ma se non c'è consenso, Google utilizza i modelli comportamentali e di conversione per recuperare le conversioni perse.

  • Ma come fa Google a recuperare i dati di conversione se l'utente non ha dato il suo consenso?

    L'intelligenza artificiale di Google viene sfruttata nei modelli comportamentali e di conversione per esplorare dati osservabili e tendenze storiche attraverso il machine learning. Questi modelli tengono conto di vari segnali, tra cui il tipo di dispositivo, il paese, l'ora del giorno e il browser, per analizzare i comportamenti degli utenti e le loro conversioni. Utilizzando gli "user journey" come punto di partenza, anche quando il consenso al tracciamento non è stato prestato, i modelli di Google esaminano i percorsi di attribuzione. Questo approccio consente di quantificare la relazione tra gli utenti che hanno dato il consenso e quelli che non l'hanno dato, permettendo di valutare l'impatto delle strategie di marketing in modo più completo e preciso. Inoltre, attraverso l'uso della probabilità, i modelli stimano la correlazione tra le interazioni con gli annunci e gli eventi di conversione, come ad esempio le vendite.

Eccezionale!

Siamo a tua disposizione tutti i giorni dalle 9 alle 18

CHIAMACI CHATTA CON NOI ASSISTENZA